UN NUOVO ANNO DI SERENITÀ…PER POCHI

Le grosse difficoltà in campo di sanità, energia, immigrazione, politiche economiche e sociali, ereditate dal ‘governo dei migliori’ non sono sicuramente risolvibili a breve termine, anche se, in prima battuta, l’attuale esecutivo pare riesca a reggere, o quantomeno a tamponare, i disastri precedentemente provocati. Nonostante ciò, gli attacchi, anche i più insensati, non solamente sul piano politico, ma spesso e volentieri anche sul piano personale, continuano soventi, in particolar modo mirati sul piano personale nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni; sebbene, sotto molteplici aspetti, l’agenda Draghi non abbia subito sostanziali modifiche, come da intoccabili direttive comunitarie.
Ancora più preoccupanti risultano gli strali lanciati dalla ‘Presidentissima Lagarde’ la quale annuncia che da aprile darà il via alla vendita dei titoli comprati nell’ambito del piano del QE’; vale a dire che la BCE non solo smetterà di acquistare titoli di Stato (vi ricordate quando dicevamo e scrivevamo che il Quantitative Easing non era altro che un ulteriore azione di indebitamento programmata da parte delle Banche Centrali…), ma inizierà a vendere quelli detenuti in pancia, con gli speculatori che inizieranno a fregarsi le mani a danno del nostro Paese. Non a caso il Mef ha recentemente annunciato per il primo trimestre 2023 un piano di emissione a breve termine (BTP short term con scadenza al 2025 e BTP a 3 anni) per il valore di 18 miliardi di euro e preannunciato emissioni a lungo termine per ben 310 miliardi di euro. Hai voglia a fare delle Finanziarie, cui ricordiamo il vero nome è ‘ piano annuale di rientro dal debito pubblico’.
Nel frattempo le solite sinistre, sfiancate da lacerazioni interne e sempre più sterili di idee e proposte, continuano a lanciare strali alla luna; le oche giulive che oggi starnazzano contro il velo islamico in relazione alle vicende iraniane, si sono già dimenticate che lo stesso velo lo indossavano nel corso dei ‘loro’ viaggi cosiddetti diplomatici o meglio, per affari personali (vicenda Qatargate docet) in medio oriente, gridando al mondo che il velo è simbolo di libertà.
Non può mancare il ritorno dello spettro fascista, questa volta in seguito al ricordo del padre da parte dell’on. Isabella Rauti in occasione della fondazione del MSI lo scorso 26 dicembre. Ora anche il solo MSI, partito protagonista della storia della Repubblica italiana, nonostante abbia sempre garantito il rispetto degli equilibri atlantici come affermato dallo stesso presidente del Senato Ignazio La Russa, pure lui coinvolto, rappresenta un ‘pericolo per la democrazia’, un affronto al ‘politicamente corretto’. Ottima l’uscita della seconda carica dello Stato a sbrigare la faccenda con un chiaro “Me ne frego” tanto a provocare ripetuti e conseguenti travasi di bile provenienti da gran parte della marmaglia politica e mediatica di matrice sinistrorsa.
Gli stessi sinistrorsi che dovrebbero pre-occuparsi di pulire la capitale dalle valanghe di rifiuti che imperversano in tutte le strade, apprezzate solamente dalle orde dei cinghiali in festa e che soprattutto dovrebbero chiarire i rapporti di supporto e finanziamento elargiti alle spedizioni dei sedicenti ambientalisti ‘gretini’ che anche recentemente si sono resi protagonisti imbrattando il Palazzo del Senato, giungendo, non si capisce come, in maniera indisturbata, con tanto di giornalisti al seguito, innanzi alle porte di Palazzo Madama.
Al momento speriamo nella Befana e nella sua scopa (può essere anche elettrica) per iniziare un po’ di pulizia.

Piero Puschiavo