ENNESIMA COOPERATIVA ROSSA A SFRUTTAMENTO “SOLIDALE”

Ancora una volta abbiamo conferma di come la faccia dell’accoglienza e della filantropia di una cooperativa (l’ennesima) sia soltanto una maschera per nascondere il volto di un sistema che nulla ha a che vedere con la tutela dell’essere umano, ma piuttosto con la persecuzione del guadagno economico a discapito di qualsiasi cosa, anche e soprattutto del rispetto umanitario.

La coop Solidalia di Vigonza è l’ennesimo caso in cui si profila una gestione criminale dell’ “accoglienza” e non si può certo additare il favore del governo, almeno non di questo, per indorare la pillola di un sistema che sempre più palesemente sviscera la sua natura criminale ed a scopo di lucro.

La narrazione di una disperata ricerca di una vita migliore che va a giustificare i cosiddetti “viaggi della speranza” in barconi pericolanti organizzati a loro volta, ogni volta, da organizzazioni anch’esse criminali e presumibilmente collegate, anche se non direttamente, al grande sistema di traffico di schiavi umani si dissolve sempre più spesso in fatti come questo; condizioni di vita offerte dalle cooperative “in condizioni degradanti”, lavoro manovale non tutelato, non retribuito, è garantito esclusivamente con il ricatto morale. E il tutto, in questo caso, partendo da un controllo di un irregolare accusato di spaccio, già espulso nel 2019. Non tuona la sinistra all’indignazione, non questa volta. Non tuonano le varie associazioni puntando il dito condannando fermamente quanto emerso, non questa volta. Non sbraita la sinistra a difesa dell’essere umano non questa volta.

Ed anche questo è un triste cliché a cui siamo abituati e che vediamo sempre più spesso.

Progetto Nazionale

https://www.ilgazzettino.it/AMP/nordest/vigonza_immigrati_sfruttati_caporalato_cooperativa_sequestrata-7924750.html