COLPO GOBBO AI NUOVI FILANTROPI

Hanno il torto di aver cantato stonati a casa di chi se la suona e se la canta, rendendosi colpevoli di reato di lesa maestà.

Un gruppo di una associazione di baldi giovani, niente affatto disposti ad abdicare al ruolo di ribelli che si sono imposti, il VENETO FRONTE SKINHEADS, entra educatamente, ordinatamente, con atteggiamento marziale (ah, quale bestemmia oggidì, che si finge di digiunare!), senza commettere violenza, senza urlare sguaiatamente, per partecipare ad un INCONTRO PUBBLICO, organizzato da una rete associazionistica (Como Senza Frontiere) che opera nel campo dell’immigrazione, per ESPRIMERE ATTRAVERSO LA LETTURA DI UN COMUNICATO il loro LIBERO PENSIERO sul fenomeno immigratorio, sul poco filantropico ruolo di alcuni attori, sulle dinamiche economiche, sul sistema che dell’immigrazione si nutre, sul tradimento dei lavoratori italiani da parte del sindacato, e APRITI CIELO!

Raffica di approssimativi e allarmistici titoli di testate giornalistiche che offendono la categoria che più dignitosamente dovrebbero rappresentare, e l’intelligenza media…

È tutto uno sproloquiare di “blitz”, “irruzione”, “azione squadristica”, “proclami neofascisti”, “interrompere la vita democratica del Paese comparendo dal nulla”, “spaventare le menti”, “conformismo fascista che ricorda gli anni Venti”, “buco nero del nazionalismo”…e avanti con la gara a chi la racconta più grossa nella fiera della narrazione, perché come sa chi ci è passato, dalle parti di certe Procure le indagini partono dagli articoli giornalistici.

Eppure basterebbe guardare il video (girato da un esponente di Como Senza Frontiere), ascoltare le parole, magari rileggersi il documento ufficiale degli autori della protesta, per rendersi conto della distanza siderale tra la fantasia che ha nutrito le menti degli estensori degli articoli usciti a commento e la realtà dell’accaduto!

Non c’è bisogno di esprimere alcuna solidarietà a quelli del VFS, da quelle parti non sono tanto inclini alla lagna e alla lacrimuccia facile. Sanno quello che fanno e perché lo fanno; non potrebbe essere altrimenti per degli autentici patrioti.

E noi plaudiamo loro.

La Direzione Nazionale di Progetto Nazionale