SCRITTA “FUCK LGBT” A TREVISO: STAMPA E CGIL SOBBALZANO IMMEDIATAMENTE

In seguito all’articolo pubblicato dal quotidiano Il Gazzettino dal titolo “Scritte omofobe……”, fermo restando la condanna nei confronti di chiunque deturpi il bene pubblico, imbrattando le mura della nostra città, troviamo assai ridicolo e alquanto pretestuoso che, prendendo spunto da una irrisoria e superficiale scritta, ci si arroghi il pretesto per rilanciare, come ormai in modo ossessivo, quotidianamente ed in ogni contesto, la legittimazione del movimento Lgtb.
In un paese sedicente “democratico”, ma dove il libero pensiero e la libera espressione sono contingentati al rispetto del ‘politicamente corretto’, riteniamo che, nel novero della dialettica politica e nelle opportune sedi, sia più che lecito esprimere, manifestare e supportare posizioni differenti da quelle appunto conformi ed omologate al pensiero progressista propugnato da una sinistra sempre più allo sbando e lontana dai reali problemi che investono gli italiani ed il nostro Paese.
A dimostrazione la celerità e la solerzia di un movimento come la Cgil, la prima a ‘sobbalzare’ e a scandalizzarsi, associazione divenuta vero e proprio paladino dei diritti Lgtb, a discapito dei lavoratori, passati in secondo, se non terzo piano, dietro, spesso anche e volentieri, agli immigrati extracomunitari, veri e propri obiettivi da coccolare quale bacino di nuove tessere e potenziali elettori di un ‘campo sempre più largo e sfilacciato’… Scritte e slogan ben più offensivi e minacciosi trovano spazio nei muri di Treviso, ed in ogni angolo dell’Italia, senza dimenticare social, media e stampa allineata e a libro paga, pronte ad infangare esponenti istituzionali, rei solo ed esclusivamente di appartenere ad una area politico-culturale non solo di destra, ma anche solamente differente da una sinistra radical-chic sempre accorta a mantenere nel concreto le loro poltrone nei salotti ovattati, da dove lanciano appelli ad una ipocrita inclusione e ad una falsa ed illusoria accoglienza.
Forze politiche che si sgomitano ad esprimere solidarietà, in primis il sindaco trevigiano, per questo grave reato ed affronto profuso da queste “pericolosissime” scritte …..
Solamente in seguito a sincere e concrete possibilità di confronto, solamente quando si smetterà di ingoiare verità precotte e distribuite dall’alto, in nome di un ipocrita e deviante pensiero unico, potremo parlare di Uguaglianza, Idee e Valori.

Progetto Nazionale Treviso