NON C’È’ PIÙ’ RELIGIONE…TRANNE CHE MUSSULMANA

A Padova un altro episodio infame perpetrato da un tunisino, a soli tre giorni dalla sparatoria avvenuta nel quartiere Brusegana.
Lunedì 23 giugno alle otto di mattina una signora si era recata nella chiesa di Santa Lucia per un momento di preghiera quando un uomo le si è avvicinato e le ha strappato la collana.
Il tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza installate nella chiesa.
Nemmeno un luogo di culto e la preghiera fermano la mano arrogante di questi individui: è palese il loro assoluto disprezzo e la loro totale arroganza.
E spiace dirlo: ma se tali personaggi non hanno il minimo ritegno a delinquere all’interno delle chiese è colpa anche di quei “cattolici” che stanno svendendo la loro religione in nome di un becero e dannoso ecumenismo.
Sul fatto poi che la città di Padova sia ormai allo sbando, sotto l’occhio menefreghista degli attuali amministratori, ci siamo espressi più volte e temiamo che dovremo continuare a farlo.
In questo momento l’unica cosa che ci teniamo a dire ai nostri concittadini è di avere la memoria lunga e quando sarà il momento di mandare a casa chi sta distruggendo la nostra amata città e spende denaro pubblico per affiggere manifesti che ritraggono uomini effeminati con la scusa di combattere gli “stereotipi di genere”.
Nel frattempo, nel silenzio, nel permissivismo e nell’inclusività della Chiesa moderna, si spinge avanti la religione mussulmana che, oltre che a far entrare nelle moschee i bambini di scuola elementare nel trevigiano, grazie al contributo scellerato delle insegnanti, fa recapitare in tutte le case della zona di Via Piave a Mestre una “Guida alla conversione” per diventare un buon mussulmano. Una zona già territorio di conquista delle comunità cinesi e bengalesi con annessi centri Culturali e Moschee che si dichiarano estranei ed all’oscuro dell’operazione.
Guai a protestare, altrimenti si incappa nel reato di razzismo per cui occorre, nel rispetto del politicamente corretto, restare buonisti e permissivisti… dimenticando che i pochi italiani rimasti in zona, accerchiati da immigrati di ogni sorta, più che umani, rimangono sicuramente sottomessi.

Progetto Nazionale Padova