Altra interessantissima conferenza svoltasi sabato 23 novembre nella splendida cornice del Castello del Buonconsiglio a Trento dove si è parlato del Capitano Fulvio Balisti, Capo della segreteria speciale di Gabriele D’Annunzio a Fiume, e dell’impresa fiumana con la presentazione di due libri dai due rispettivi autori. Grazie anche alla collaborazione tra il Consigliere Provinciale di Trento Giorgio Leonardi e l’Associazione Universal Diritto Salute Lavoro si sono potuti conoscere alcuni importanti risvolti di questa impresa che meriterebbe ben più attenzione da parte delle istituzioni nazionali.
Emilio Giuliana, Presidente del Circolo di Trento di Progetto Nazionale, ha aperto la conferenza introducendo il tema e dopo le giuste considerazioni del Consigliere provinciale Giorgio Leonardi la parola è passata allo storico Leonardo Malatesta autore di diversi libri storici. In particolare, ha presentato il suo ultimo lavoro intitolato “L’impresa di Fiume” soffermandosi su dei particolari correlati anche dalla proiezione di alcune foto riguardanti la figura di alcuni soldati e ufficiali che hanno caratterizzato l’impresa. Figura importante quale volontario a Fiume con i legionari trentini è quella di Luigi “Giggino” Battisti, figlio di Cesare, ma la figura ai più importante, e purtroppo troppo sconosciuta, è quella del tenente Elia Rossi Passavanti, comandante della famosa Compagnia “La Disperata”. Un valoroso soldato che ha dell’incredibile. Senza anticiparne la sua storia, descritta nel libro, è sufficiente conoscere che a questo “eroe di guerra” gli sono state conferite ben due medaglie d’oro al valor militare in vita, proprio perché a delle tremende ferite, quasi mortali, riportate in due combattimenti fu conosciuto anche come colui che morì due volte. Qualcosa di estremamente affascinante ed eroico forse al pari del più ben noto e conosciuto, almeno in una certa area politica e culturale, Ettore Muti. Francamente la città di Terni, dove questo eroe nacque e morì, dovrebbe come minimo ricordarlo con un monumento nella piazza centrale.
La parola quindi è passata alla professoressa Silvia Luscia che ha presentato il suo libro sul Capitano Fulvio Balisti. Una storia, la sua, intensissima e costellata da una serie di vicende che credo pochissimi conoscano. Il volume correlato da molte foto, anche di documenti manoscritti e stampati, ripercorrono quei giorni radiosi fino a quel fatidico “Natale di Sangue”. Vicende che riguardano parte dell’esercito italiano, includendo i reparti di Carabinieri e fanteria descritti dell’autrice con eccellente cronistoria. Due volumi veramente interessanti, che grazie al prezioso lavoro storico di Leonardo Malatesta e di Silvia Luscia ci portano a conoscenza di una affascinante impresa che dovrebbe essere studiata in tutte le scuole d’Italia.