A RONCOFERRARO SI È PARLATO DELLE VIOLENZE E DEGLI STUPRI SULLE DONNE ITALIANE DOPO LO SBARCO “ALLEATO”

Nella “sala dei Capi” a Barbasso di Roncoferraro (Mantova) si sono ricordate le violenze carnali contro la popolazione civile italiana, iniziate dallo sbarco in Sicilia sino alla Toscana, di cui si resero responsabili nel 1943-1944 le truppe coloniali inquadrate nel Corpo di spedizione francese (CEF). Violenze e stupri racchiusi in un libro intitolato “Le Marocchinate” cronaca di uno stupro di massa. Il Circolo di Progetto Nazionale “Terre dei Gonzaga” è soddisfatto di aver portato a Roncoferraro un argomento storico poco conosciuto e molto delicato come quello delle violenze subite dalle popolazioni di una parte dell’Italia che ha dovuto conoscere le barbarie rimaste a lungo nascoste, perpetrate da chi arrivò sotto la bandiera dei liberatori. Ringrazia altresì tutti i partecipanti per la riuscita conferenza. Un grazie particolare ai nostri relatori, Emiliano Ciotti, autore del libro e presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle “Marocchinate”; Davide Caluppi, responsabile comunicazione stampa dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate; Barbara Spadini, presidente Associazione Pensiero e Tradizione; Roberto Archi, Assessore alla cultura del comune di Roncoferraro.
A seguito della conferenza anche la solita “reazione isterica” da parte del ex Sindaco di Roncoferraro che non ha perso l’occasione per ribadire le solite pregiudiziali, che comunque hanno trovato degna risposta nella replica del nostro Circolo qui di seguito:

QUALUNQUISMO E DINTORNI DALL’ EX SINDACO
Apprendiamo dai social e dai quotidiani locali che l’ex sindaco Baruffaldi non ha apprezzato la nostra iniziativa storica e culturale (promossa insieme ad altre associazioni come noi) sulle “Marocchinate” di sabato 30 novembre a Barbasso di Roncoferraro. Tralasciando preventivamente che la sala è stata regolarmente noleggiata pagandone la dovuta quota, la posizione del Baruffaldi è carica di pregiudizi campati in aria. In un comunicato molto riduttivo ed inesatto il “già sindaco di Roncoferraro” cerca di utilizzare lo stereotipo, molto in voga ultimamente, del razzismo per contrastare una conferenza che esplica una delle pagine più nere della storia italiana del secondo conflitto mondiale. Classificare come “un episodio” uno stupro di massa con casi accertati dal primo sbarco dei goumiers , stupri che perpetrarono a migliaia durante la risalita dello stivale fino al ritorno in patria delle truppe, è riduttivo e quasi offensivo per le vittime e i loro familiari. Inoltre strumentalizzare anche la locandina del libro presentato e dell’evento in una maniera che ignora l’opera artistica dell’epoca creata da Boccasile manifesta lo spessore storico e politico di chi tenta in tutti i modi di “buttarla in caciara”.
Lascia sconcertati soprattutto che il presidente nazionale delle vittime delle marocchinate Onlus venga ritenuto una persona non adatta a parlare dell’argomento delle marocchinate stesse, anche perché lo ha fatto citando documenti storici e proiettando una parte di filmato prodotto dalla rai. Inoltre possiede anche un parente stretto morto in tenera età a causa delle sevizie dei goumiers.
Baruffaldi avrebbe preferito che si parlasse genericamente di stupri e omicidi come se un argomento come questo, sempre rimasto velato per convenienze politiche, non meritasse a distanza di circa 80 anni di essere trattato in maniera specifica ed esauriente. Questa superficialità e questo qualunquismo difficilmente troverà posto nei nostri eventi nei quali preferiamo approfondire pochi argomenti (in questo caso solo 1) con personalità specializzate sul tema. Se qualcuno preferisce organizzare eventi con un altro stile è libero di farlo… e poteva pensarci prima di sollevare sterili polemiche. Ma sappiamo che è più facile criticare che fare.
Infine non capiamo lo stupore nella partecipazione dell’assessore alla cultura a un evento culturale, inserito nel calendario provinciale delle manifestazioni contro la violenza sulle donne. I cittadini hanno scelto nelle scorse elezioni che non sia più Baruffaldi a scegliere chi può e chi non può parlare di storia a Roncoferraro.

L’articolo riguardante l’annuncio della conferenza del quotidiano locale