CREMA, 25 APRILE 2020: ANCHE GLI OROLOGI ROTTI SEGNANO L’ORA GIUSTA DUE VOLTE AL GIORNO

Lungi da noi il voler ribadire e sviscerare le evidenti ragioni per cui la ricorrenza del 25 aprile sia da sempre una data divisiva per gli italiani, che ha segnato l’inizio di un’orrenda carneficina e fu origine dell’asservimento dell’Italia ad interessi extra-europei; pertanto non lo si può considerare un giorno di vittoria, di liberazione o di concordia, come viene smaccatamente ripetuto durante le passerelle istituzionali.
Essendoci quest’anno risparmiati per via delle restrizioni dovute al COVID-19 la solita stucchevole retorica, le narrazioni stravaganti sulle pretese imprese dei partigiani e le solite fiumane di opinioni manichee a riguardo; volevamo una volta tanto congratularci con il sindaco Stefania Bonaldi e con le associazioni sedicenti combattentistiche (ANPI in testa) per aver trascorso la giornata di oggi emulando le gesta dei loro eroi predecessori: chiusi in casa. Ieri – nella stragrande maggioranza dei casi – i partigiani irregolari che si mischiavano alla popolazione civile ascoltavano al sicuro Radio Londra in attesa dei successi bellici anglo-americani per poi salire sul carro dei vincitori a guerra finita, oggi gli antifascisti hanno ascoltato dalle proprie abitazioni ” Bella Ciao”, trasmessa alle 15:00 dal Palazzo Comunale. Una rievocazione storica azzeccatissima! E’ evidente che anche gli orologi rotti segnano l’ora giusta due volte al giorno…
Grazie alla vostra iniziativa avete reso una vaga idea ai cremaschi di ciò che fu la resistenza in Italia e dal canto nostro non possiamo che plaudere a quanto fatto oggi dal sindaco e da Paolo Balzari, presidente dell’associazione combattentistica (sic) ANPI della nostra città.
Giulio BocchiProgetto Nazionale Crema