Nella serata di sabato 21 dicembre 2024, data legata al mistero della rinascita della luce, il nostro gradito ospite Andrea Lombardi, saggista ed editore (Italia Storica), ci ha guidati nel ricordo della figura di Dominique Venner che i meno giovani tra noi avevano indirettamente conosciuto attraverso le prime traduzioni italiane delle sue opere, “Un certo signor Colt”, ma soprattutto “Il bianco sole dei vinti” e “Baltikum”.
Proprio Lombardi ha il merito di aver riproposto, dopo un lungo nostrano silenzio editoriale su questa straordinaria figura, l’edizione italiana da lui curata – ed editata da Settimo Sigillo – del testamento spirituale di Venner “Un Samurai d’Occidente. Il breviario dei ribelli”.
Ed è stato proprio attraverso richiami a questo imprescindibile testo, unitamente a “Cuore ribelle”, “Per una critica positiva” e “Storia e Tradizione degli europei. 30˙000 anni d’identità”, che è stato delineato il lascito di Dominique Venner, tenendo presenti sia la scansione temporale delle sue numerosissime opere (riflesso dei vari momenti esistenziali di Venner, il soldato, il volontario, il pushista anti De Gaulle, il carcerato, il militante radicale, lo storico, l’appassionato ed esperto d’armi e di caccia, il propugnatore della profonda memoria europea) sia la loro contestualizzazione.
E ancora, il fraintendimento del suo gesto estremo – atto di denuncia e al tempo stesso atto di ri-fondazione – col suicidio in un maestoso luogo sacro della civiltà europea, la cattedrale di Notre-Dame de Paris, il 21 maggio 2013; gesto che non fu dissacratorio, anzi; gesto che, all’interno della nostra visione del mondo, aveva avuto illustri precedenti francesi, ma non solo.
La conferenza ha consentito infine anche alcune “divagazioni” ed accostamenti con un’altra gigantesca figura di riferimento come Ernst Jünger (che fu per Venner modello di stile di vita), e il limite della prospettiva jungheriana dell’anarca.
Un appuntamento che ha offerto genuino e schietto nutrimento morale e spirituale per i sostenitori dell’idea dell’Europa-Nazione, mito che lo stesso Dominique Venner alimentò all’interno del panorama culturale del nazionalismo francese tra la prima e la seconda metà degli anni Sessanta del secolo scorso.
Al partecipato incontro culturale è seguita una cena comunitaria in clima prenatalizio, riuscito connubio di amicizia, cameratismo, socialità, sacrificio, ospitalità e allegria, che ci accompagna da sempre.
Domus Scaligera

