Vicenza, 2 ottobre 2019.
Svanito troppo in fretta l’entusiasmo per aver ridato a Vicenza una amministrazione di centrodestra, ci troviamo oggi in una situazione di perfetto stallo, dopo un primo insensato rimpasto ed un secondo annunciato. Purtroppo, a farne le spese è stato anche l’Assessore di Fratelli d’Italia che si stava occupando della questione riguardante il Bocciodromo, uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale, ma che ora si è concluso esattamente al contrario di quanto promesso. Poche idee, e pure opache, sono il prodotto di un anno di amministrazione che doveva, almeno in termini di sicurezza, rasserenare i cittadini e ridare loro una città più vivibile…senza troppe palliative passerelle di circostanza.
Siamo ancora ostaggio di un decreto incostituzionale che prevede l’esercizio della libera e legittima espressione politica e culturale solo previa sottoscrizione di un documento comunale sui “valori” dell’antifascismo… che peraltro nemmeno compaiono nella Costituzione.
Chiunque non sia antifascista quindi, (il che non significa automaticamente essere “fascista”) non può diffondere le proprie idee e proposte, sebbene entro i limiti previsti dalla legge e su contenuti che non siano incostituzionali.
Altresì viene concesso a chiunque, anche in barba al buongusto, come nel caso dello squallido e volgare “Gay Pride”, di manifestare le proprie teorie e i propri istinti. Atteggiamenti ipocriti e maniacali più prossimi ad un Fiano piuttosto che ad un centrodestra realmente libero e alternativo alla mentalità cattocomunista.
Dopo più di un anno siamo quindi qui a chiederci che razza di centrodestra sia questo che limita la propaganda a destra la lascia totalmente libera a sinistra.
Carissimo Sindaco Francesco Rucco: attendiamo fiduciosi una svolta sia in tema di sicurezza che in tema di libera espressione…ribadendo però che di pazienza non ce n’è ancora molta.
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