OPPORTUNITÀ E SPARIZIONI

Faccio eco alle parole di Giorgia Meloni sul futuro dell’Unione Europea. Un futuro incerto che comunque dovrà rivedere la sua burocrazia e gli atteggiamenti presuntuosi assunti dai governi di Francia e Germania in questi anni. Sebbene i governi italiani si siano dimostrati degli zerbini, con atteggiamenti da poveri in canna, spesso derisi e assenti ai tavoli che contano, credo sia giunta l’ora di alzare la voce, facendo presente che mai come in questo momento serve una cooperazione senza speculazioni…e sperequazioni.
Dopo le parole della Lagarde, le Borse sono crollate e, sebbene il giorno dopo abbiano recuperato, non è stato sicuramente sufficiente a bilanciare le perdite del giorno prima. Da subito i mercati sono andati in allarme, molte azioni sospese per eccesso di ribasso, tanto che la reazione è stata quasi immediata con l’annuncio di iniezioni di liquidità che non hanno tardato ad arrivare. Ora si può addirittura sforare il bilancio statale mentre lo spauracchio spread, così temuto tanto da aver fatto cadere un governo, non sembra più rientrare negli equilibri finanziari. In poche parole, non se ne parla più. Sparito!
Ma non è solo lo spread ad essere sparito, lo sono tutti quei buonisti di facciata che si sperticavano le mani per l’accoglienza. Sparito anche il faccione sorridente delle sardine, al quale consiglio di uscire di casa non con la mascherina ma con un sacco in testa. Silenzio tombale (che è un bene) dai ciarlatani Orfini e Del Rio del Partito Democratico nonchè i Fantoianni di turno e sinistrume vario, così solerti solamente nel dare supporto alle ONG per l’accoglienza degli immigrati.
Non ci resta che guardare con attenzione il comportamento di Conte, poiché nella dichiarazione della Commissione Europea attraverso le parole di Ursula Von der Leyen circa lo sforamento del patto di stabilità, ci sono tutte condizioni per un intervento concreto sull’economia italiana.

Piero Puschiavo
Progetto Nazionale